La città incantata: cuciniamo insieme gli Anman

Anman

La ricetta completa e tutti gli strumenti necessari accompagnati da foto e video sui passaggi da seguire per questi deliziosi panini al vapore, senza dimenticare i più bei gadget a tema.

Se c’è una cosa che mi ha sempre colpito nei prodotti di animazione giapponese, quella è decisamente il cibo. Sempre così perfetto, scintillante e dall’aspetto veramente invitante.


La voglia di provare a ricreare uno di quei stupendi manicaretti non mi ha mai abbandonato. E finalmente ho deciso di mettermi all’opera insieme a voi dispensando qualche piccolo consiglio sulla preparazione e sui giusti attrezzi da utilizzare. Inauguriamo così una rubrica di Cotto e Mangiato tutta a tema Nerd. un articolo tutto dedicato al mondo gastronomico di Harry Potter.

Ho deciso per iniziare, di cimentarmi in qualcosa di molto classico: gli Anman (panini dolci al vapore) ripieni di marmellata di fagioli Azuki. Un dolce che proviene dritto dritto dal film La città incantata dello Studio Ghibli. Ve li ricordate?

Lin, che lavora nelle stesse terme in cui si ritrova a lavorare la nostra protagonista Chihiro, gliene offre uno dopo uno dei suoi primi turni di lavoro. Lei lo mangia di gusto e, a vederlo, sembra effettivamente molto morbido e anche molto buono.

Gli strumenti necessari per la preparazione degli Anman

Detto ciò, passiamo subito alla preparazione degli Anman. Per prima cosa gli attrezzi da cucina necessari.
Avrete sicuramente bisogno di un termometro da cucina. Le temperature nella pasticceria sono fondamentali e vi sarà essenziale per controllare la temperatura dell’acqua per l’impasto dei panini. Su Amazon potete trovare questo ottimo termometro perfetto per lo scopo.


Se invece avete intenzione di riutilizzarlo e vi sentite pronti per nuove avventure culinarie che richiedano questo strumento, allora questo fighissimo termometro rosso fuoco e con “prolunga”.


Prossimo attrezzo che ci serve è per cuocere a vapore. No, ahimè non si possono cuocere in altra maniera, ma non vi preoccupate questo tipo di cottura è più semplice di quanto si possa pensare.

Per ora vi basti sapere che avrete bisogno di un cestello di metallo come questo per cuocere i nostri Anman. Se invece volete essere fedeli alla tradizione asiatica, il cestello di bambù allora è consigliato.

Se invece sentite che la cottura a vapore sarà il vostro prossimo credo in cucina allora una vaporiera fatta e finita è quello che fa per voi.

Dall’estremo opposto invece se proprio non volete spendere niente, uno scolapasta in metallo andrà anche bene.

La ricetta degli Anman

Finalmente, iniziamo a parlare di cibo. Le dosi degli ingredienti sono per circa una dozzina di panini di piccole-medie dimensioni.

Vi serviranno, per la marmellata:

  1. 150gr di fagioli azuki crudi (il loro peso da cotti praticamente raddoppia e anche qualcosa in più)
  2. 188 gr di zucchero di canna o bianco come preferite (praticamente metà del peso dei fagioli cotti)
  3. Acqua q.b

Procedimento:

Mettete i fagioli secchi a bagno in acqua in una ciotola per una notte intera. Il giorno dopo li scolate e li mettete a lessare in acqua bollente finché le bucce non si ammorbidiscono. In poco più di un’ora dovrebbero essere fatti. A questo punto scolateli e fateli raffreddare.

Dopodiché li dovrete porre in una pentola antiaderente insieme allo zucchero e a circa mezzo bicchiere d’acqua, dovrete cercare di regolarvi un po’ voi, in ogni caso non preoccupatevi se ne mettete troppa, l’acqua evapora.

A questo punto dovrete far cuocere, facendo attenzione a mescolare spesso fino a quando il composto non raggiungerà una consistenza da marmellata. Sta a voi decidere se passare tutto al mixer per rendere tutto più setoso o semplicemente lasciare raffreddare il tutto per poi schiacciare il composto con un cucchiaio di legno, come ho fatto io.


Passiamo ora all’impasto dei panini:

  1. 300gr di farina tipo 00
  2. 1 bustina di lievito istantaneo
  3. 160gr di acqua

Partiamo subito con l’utilizzo del nostro fantomatico termometro. In un pentolino scaldiamo dell’acqua a 35°, una volta arrivata in temperatura ci versiamo all’interno la bustina di lievito e mescoliamo per qualche secondo. Spegniamo il fuoco e lasciamo riposare per 5 minuti.

Nel frattempo pesiamo la farina e la mettiamo in una ciotola capiente. A questo punto iniziamo a versare molto lentamente il composto di acqua e lievito nella ciotola con la farina mescolando pian piano. Iniziamo ad impastare (se subito risulta appiccicoso l’impasto non aggiungete farina, è normale) fino ad ottenere un panetto morbido e liscio. Ok, a me non è venuto proprio morbidissimo e liscio, ma so di aver sbagliato qualche cosina, lo ammetto u.u

Ora copriamo la ciotola e lasciamo riposare per un’ora.
L’impasto è diventato una nuvola (in teoria, in pratica mica tanto) e ora dobbiamo sgonfiarlo impastandolo nuovamente con forza e cattiveria. No ok, non troppa, il giusto per eliminare l’aria. Prima di stendere l’impasto preparate una teglia con carta da forno e spennellate sopra un po’ di olio, andrete a posare qui i vostri Anman una volta chiusi.

Bene, ora stendiamo l’impasto e ritagliamo dei cerchi grandi circa il palmo di una mano (se li volete più piccoli potete usare un coppapasta di diametro 10 cm, come ho fatto io).

Ponete ora al loro interno un cucchiaio circa di marmellata di azuki rossi (mezzo cucchiaio se li fate piccoli come me) e chiudeteli. Auguri per questa parte. Poneteli sulla teglia con la chiusura rivolta verso il basso. Lasciateli riposate per 15 minuti per farli tornare nuovamente nuvolosi.

Per finire, preparate una pentola alta e capiente (se non avete la famosa vaporiera), mettete all’interno poco più di 4 dita di acqua e portate a bollore. Ponete sopra il cestello di cui vi parlavo prima, di metallo o di bambù e sopra i vostri teneri panini e sopra ancora un coperchio (ovvio, se no il vapore fa ciao ciao). Lasciate cuocere per circa 25 minuti (20 se li avete fatti più piccoli). Spegnete il fuoco e lasciate il coperchio chiuso per altri 5 minuti.

E ta-dan! I vostri Anman sono finalmente pronti! Serviteli ben caldi!

La ricetta è finita. Il risultato è stato alquanto soddisfacente. Ovvio, sarebbero dovuti uscire più mordidosi e candidi, ma migliorerò per la prossima volta e confido in voi nella riuscita al primo colpo! In ogni caso sono rimasti abbastanza morbidi e il ripieno veramente molto gustoso, dolce il giusto e cremoso.

Cotto e mangiato! Letteralmente, quello che tengo in mano lo avevo mangiato per metà.


Si ok, era la mia prima volta, abbiate pietà.

Ma l’articolo non finisce qui! Per riuscire ad entrare al meglio nel magico mondo del film La città incantata non posso mancare di consigliarvi alcuni fantastici gadget ad hoc!

Purtroppo non esiste un libro di cucina dedicato al film o allo Studio Ghibli in generale, ma non mancano teneri oggetti, che possono essere anche ottimi pensieri per un vero fan di questa splendida opera di animazione.

Partiamo col botto con questo magico salvadanaio con le sembianze di Senza Volto che inghiotte spaventosamente i vostri risparmi (così saranno davvero al sicuro)

Per non parlare poi di questo magnifico Carrilon, che suonerà la colonna sonora del film, con protagonista ancora il nostro amato Senza Volto in compagnia dei suoi ormai inseparabili piccoli amici.

Se invece volete andare più sul classico, un peluche alto ben 18 cm di Senza Volto è la scelta giusta. Potrete tenerlo con voi accanto al letto per tenervi compagnia durante le serate di solitudine… o regalarlo! D’altronde lo sappiamo tutti che il vero protagonista del film è proprio Senza Volto, mica Chihiro.

Per finire in bellezza, il libro in copertina rigida: The Art of Spirited Away a cura di Hayao Miyazaki in persona, che ci mostra in 240 pagine i passaggi, il processo creativo e i magnifici disegni che si celano dietro questo stupendo capolavoro filmico.

Ed ora siamo realmente arrivi alla fine di questo viaggio tra sapori e piccole chicche. Spero che questo articolo vi sia piaciuto e che abbiate apprezzato il mio sforzo culinario, solo per voi.

Alla prossima!

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